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Art by

VITO GIARRIZZO

Salve

Mi chiamo VITO GIARRIZZO 
Quando ero bambino, disegnavo con il carbone sui muri, modellavo la pasta del pane, poi con la scuola disegnavo sui libri e sui quaderni, sugli spazi bianchi dei vocabolari, con grande risentimento di maestri e professori. Poi il liceo Artistico, a Carrara, dove ho incontrato gli antichi maestri nelle fotografie dei testi di storia dell'arte. A Firenze, quando frequentavo l'università di Architettura, le opere nei musei e nelle chiese, Il Rinascimento e le immagini delle opere moderne dei maestri contemporanei del '900 : Cézanne, Van Gogh, Mirò, Magritte, Matisse, il grande Picasso ..... Il  lavoro di architetto, mi ha portato a viaggiare in Libia, Marocco, Arabia Saudita, Tunisia, Giappone, Venezuela,Messico, Nepal : altre culture, con infinite suggestioni, sono impresse nel cuore e nella mente. Ho anche insegnato al Liceo Artistico d Firenze e all'Istituto d'Arte cercando di trasmettere le conoscenze e la passione per l'Arte.
La mia formazione è un accumulo di tutte queste esperienze, è comprensione, riflessione  continua e inarrestabile sulla Vita, la società le catastrofi, i conflitti, la violenza e le ideologie, il bene e il male dell'umanità, gli stati della mente e le malattie, infine la vita e la morte, cercando una visione più ampia e più particolare allo stesso tempo.
La mia pittura nasce da una necessità interiore, intima e personale che corre in parallelo con le condizioni di vita, individuale, collettiva e dell'ambiente, ha affiancato la mia attività di architetto e insegnante a Firenze per molti anni, cercando di conciliare il lavoro, la famiglia, i figli, con questa esigenza interiore, spesso con grandi difficoltà.
Assorbito completamente dal lavoro, non sono stato un cultore delle relazioni sociali ma ho cercato di fare il meglio di quello che potevo fare. Nel 2005 mi sono trasferito da Firenze a Bologna e da allora ho potuto dedicarmi completamente alla Pittura. 




 
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Una vita di creazioni

La prima fase del mio lavoro è l'esperienza della Vita: la percezione, l'osservazione, la riflesssione, la deduzione e la formazione di un'immagine mentale che contiene a livello inconscio o razionale tutte le esperienze fatte e una visione di sintesi. Poi, davanti ad un foglio bianco o alla tela, la mano cerca di tradurre in segni questa immagine, trovare un tema. Dopo diversi o pochi tentativi, si sceglie quello che sembra più congruo all'idea. Quindi si procede alla progettazione del quadro, alla composizione di massima. con ripetuti momenti di osservazione, si procede con l'abbozzo, il colore, le ombre, l'aggiunta o la sottrazione di alcuni elementi, alla costruzione degli equilibri, del rtmo, della luce, dell'oscurità..... fino a che il dipinto comincia a cantare, e a dire qualcosa. Fino a che tutto o quasi tutto è al suo posto e ti dà la sensazione della completezza. Fino a che il dipinto diventa un oggetto vivo, che attrae o respinge, inclusivo o polemico, allegorico o trascendentale che invita a riflettere o a godere dell'estetica o dell'etica . Misterioso, il mistero dell'arte. Infine il dipinto non è più solo un prodotto personale del pittore ma un ponte tra una persona e l'altra che tocca le corde della sensibilità estetica della specie umana.

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